“Mondovisione tour 2014”. Ligabue riapre lo stadio “Angelo Massimino” ai concerti

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Ligabue-MondovisioneDi Michele Creazzola

 

Dopo le 6 date sold out, di settembre all’Arena di Verona, a comunicare la voglia di risalire sul palco è stato lo stesso cantante di Correggio durante più interviste.
Le tappe di rigore, quella del San Siro di Milano e dell’’Olimpico di Roma hanno segnato uno straordinario record di presenze ( le quattro serate hanno superato i 100.000 spettatori) benché l’artista non fosse nuovo a esiti di questo tipo.

Cosa aspettarsi a Catania? E’ presto detto: un successo pari a quello delle altre città, col valore aggiunto del primo evento musicale nello stadio dopo oltre dieci anni. La decisione presa dalla società calcio Catania di chiudere prato e spalti, a tutto ciò che non fosse sport, a molti non era andata giù. A causa della stessa, qualche anno fa, il capoluogo etneo perse l’occasione di ospitare uno dei più grandi tour di Vasco Rossi che, a seguito di non poche polemiche, fu dirottato su Messina. Quest’anno una serie di fattori, non ultimo quello della tutela del campo, hanno fatto riflettere circa la possibilità di non mancare ad un appuntamento così atteso dai fan di Sicilia e Calabria. Al termine delle due serate, gli organizzatori provvederanno alla risistemazione dello stadio.

Che si trattasse di un evento di grosso interesse lo si poteva evincere dal tutto esaurito, sin dal mese di novembre, dei biglietti per il primo dei due concerti. L’impiego massiccio di uomini e mezzi per la realizzazione della parte tecnica, da oltre una settimana, rende merito al tour che ha già fatto parlare le cronache musicali in termini positivi.

Recensioni a parte lo spettacolo è dei fans. Sin dalle prime ore della notte, si è assiepato, all’entrata lato palco dello stadio, il gruppo “Bar Mario” ovvero quello targato fan club del Luciano nazionale. “E’ una bellissima occasione”, dice Stefano venuto da Modica per assistere alla prima delle due serate, “ è un piacere ascoltare dal vivo il proprio artista preferito ”, prosegue, “ quando si può si parte, altrimenti lo si ascolta a casa”. Come lui tanti altri affezionati che preparano un letto per terra con sacco a pelo e coperte. “Non è la prima volta” asserisce Gaetano di Crotone. Pur vivendo a Catania, per motivi di studio, lui e il suo amico Giovanni di Milazzo hanno preferito rinunciare alla comodità della loro camera ammobiliata per trascorrere la notte con gli amici del “Bar Mario” sostenendo che la musica, “di Luciano”, sia condivisione. Con lo stesso spirito Francesca, venuta dalla provincia di Catania, vive quest’avventura da giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Irriducibili, dunque, disposti ad aspettare ore ed ore fino al momento dell’entrata, prevista per le prime ore del pomeriggio. Nessuno di loro ha intenzione di mettere a rischio la possibilità di essere sotto il palco per cantare a squarciagola all’unisono col “Liga” e poi “tutta quella strada” avrà pure un significato per loro se si considera, addirittura, che alcuni di loro seguono Ligabue durante tutta la tournée vedi Annalaura giunta da Treviso ed altri da Savona.

 

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